La nuvolosità del cielo è misurabile in okta, con una scala che va da 0 a 9; ogni grado è identificabile con un colore: 0 okta (blu chiaro) nessuna nuvola in cielo 1 okta (giallo) nuvole rare e sparse 2 okta (magenta) nuvole sparse 3 okta (verde chiaro) nuvole sparse che hanno tendenza a raggrupparsi e accumularsi 4 okta (argento) metà del cielo è coperta da nuvole 5 okta (blu-nero) la maggior parte del cielo è coperta da nuvole 6 okta (marrone) cielo generalmente coperto 7 okta (grigio) cielo coperto con rare schiarite 8 okta (viola) cielo totalmente coperto 9 okta (rosso) cielo completamente invisibile (a causa di nebbia o neve)

Le nubi coprono circa la metà della superficie atmosferica e quindi hanno un rilevante effetto sul bilancio energetico Sole - Terra pur con differente peso a seconda del tipo di nube in base al suo spessore: nubi alte e stratificate come cirri e cirrostrati tendono a riscaldare l'atmosfera lasciando passare la radiazione solare e bloccando la radiazione terrestre uscente ad onda lunga; viceversa le nubi basse, dense e spesse tendono a raffreddare la superficie terrestre riflettendo direttamente la radiazione solare entrante; il bilancio complessivo delle nubi non è noto ed è oggetto di studio della nascente 'climatologia delle nubi'. Teorie alternative che cercano di spiegare il riscaldamento globale attuale senza ricorrere al forzante dei gas serra tirano in ballo le nubi attraverso meccanismi quali l'effetto iris e l'influenza dei raggi cosmici.